Napoli femminile, un minuto prima della salvezza (ma già si pensa in grande)

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di Pietro Scognamiglio

Vedi Napoli e pensi che una piazza così, al calcio femminile di vertice, possa fare solo bene. Guardi la classifica, però, e non può sfuggire come la salvezza per il Napoli – presidio del Sud – sia tutta da conquistare.

La gran parte passerà da una partita, forse la più importante in assoluto nelle cinque giornate rimanenti di Serie A TimVision. Napoli-San Marino Academy, scontro tra neopromosse, nel weekend del primo maggio varrà come un playout. Gli stessi punti in classifica, nove, alla penultima sosta. Ma un’inerzia opposta. Perché nella repubblica del Titano hanno guardato il Napoli negli specchietti per due terzi di stagione. E ora se lo ritrovano di fianco, in corsia di sorpasso, in vista della curva decisiva.

napoli femminileINESPERIENZA

In realtà il campo direbbe che la creatura del presidente Lello Carlino, di punti, ne ha uno in più. Gli è stato tolto dal giudice sportivo, per un errore costato caro. Il pareggio contro l’Inter di inizio ottobre (1-1) è diventato 0-3 a tavolino perché non era stato rispettato il numero minimo di italiane da inserire tra campo e panchina. Sbandata che – si può dire –, era dietro l’angolo, alla luce della (forse) eccessiva internazionalità della campagna acquisti. Giuseppe Marino, tecnico fatto in casa che ha firmato la doppia promozione dalla C, si è trovato a inizio stagione a governare una Babele complicatissima.

Arrivi a raffica di nuove straniere anche valide per curriculum e doti tecniche, ma che facevano fatica a comunicare tra loro. Persino a tavola, figurarsi in campo. Anche perché, nel gruppo delle confermate, alcune hanno faticato a prendere le misure della massima serie. Pur passando da momenti di entusiasmo – su tutti, la battaglia con la Juve al Caduti di Brema, persa solo allo scadere –, i risultati non sono arrivati.

Il ko in casa contro il Verona a fine 2020 ha innescato il sofferto cambio in panchina: un’iniezione di esperienza, con Marino sostituito da un maestro del calcio femminile italiano come Alessandro Pistolesi. Per il tecnico che ha fatto grande l’Empoli, la sfida di una salvezza che – per i presupposti – varrebbe quasi quanto un piazzamento Champions.

eleonora goldoni

LA RIMONTA

Navigando tra infortuni e altri nuovi innesti (questa volta più mirati, basti pensare ai prestiti di Arnadottir e Fusini, rispettivamente da Milan e Fiorentina), Pistolesi è riuscito a cambiare la rotta. Affidandosi anche al supporto costante di un mental coach, perché la questione non era solo tattica.

Le sue ragazze dovevano acquisire consapevolezza di poter inseguire l’impresa. Il successo contro il Bari nello scontro diretto del 23 gennaio, poi cinque punti negli ultimi 270’: pari a Milano con l’Inter, il successo sulla Florentia e lo spettacolare 3-3 con l’Empoli nel doppio impegno casalingo. Mossa tattica di copertina, lo spostamento a centrocampo di Eleonora Goldoni.

Da attaccante a cui manca un po’ di peso sotto porta, a mezzala di inserimento capace anche di prodezze come il gran gol dalla distanza realizzato proprio contro la Florentia. Social impazziti, questa volta non solo per il seguito di una delle giocatrici che – già di suo – abbonda di follower.

Social napoli femminile

NUMERI TOP

Il Napoli Femminile sta lasciando il segno anche fuori dal campo. Con una strategia di comunicazione che tende a metterlo in scia alle big, sfruttando l’enorme potenziale del bacino d’utenza territoriale (intenso il rapporto con gli sponsor) e globale. Dal report di IQUII Sport di marzo 2021, il Napoli Femminile si piazza al terzo posto dietro Juventus e Fiorentina – le dominatrici delle ultime annate – per seguito complessivo sui social, sommando gli utenti di Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Un risultato non di poco conto per un club al debutto in Serie A e non collegato a una realtà professionistica maschile. Un patrimonio di seguito e passione su cui la proprietà e la dirigenza intendono continuare a investire. Ma molto, se non tutto, passerà dalla salvezza.